La Processione del Cristo Morto viene da secoli organizzata a Mosciano Sant'Angelo dalla Confraternita di Maria SS. Addolorata, sodalizio che, come ricordato, sorto anteriormente al 1749, fu eretto a carattere laicale con Real Decreto di Sua Maestà Ferdinando I di Borbone, re delle Due Sicilie, il 2 maggio 1823.
La Sacra Rappresentazione, nata dalla fede e dalla pietà popolare, si svolge in due momenti, pomeriggio e sera. Alle ore 16.30 circa, dalla Chiesa del Rosario, dove si sono già raccolti i diversi personaggi, si forma il corteo che raggiunge l'artistica Chiesa dell'Addolorata. Fatta erigere dalla Confraternita a partire dagli anni 1828/29, la Chiesa conserva, come descritto nell'apposita sezione, oltre a diverse opere d'arte, pregevoli affreschi del pittore romano Prospero Piatti, operante anche in Vaticano, grandi tele dell'insigne artista teramano Gennaro Della Monica e un recente dipinto raffigurante la Crocifissione del maestro Franco Tommarelli.

Processioni

La prima processione che muove da qui alle ore 17.00 circa, è particolarmente interessante e cara alla tradizione moscianese in quanto, oltre ai simulacri di Cristo Morto disteso in pregevole bara e della Madonna Addolorata, espressiva e veneratissima immagine sacra risalente, molto probabilmente, alla prima metà del Settecento, vengono portati da bambini, anche di tenerissima età, vestiti da angioletti, che cantano versetti tramandati dalla tradizione e soltanto da pochi anni ufficialmente trascritti, 25 Simboli della Passione di antica fattura. Personaggio di primo piano è quello della Veronica, pietosa figura di donna che avrebbe asciugato con un candido lino il volto martoriato di Cristo: il suo canto, che si eleva alto e struggente, ricorda l'evento miracoloso di quel Volto rimasto impresso nel velo, mentre, di seguito, le donne di Gerusalemme coralmente esortano al pianto e al pentimento. Altri angioletti, a seguire, intonano versetti riguardanti i Sette Dolori della Vergine.

Pianta della Chiesa

Questa prima processione, che si conclude sul sagrato della Chiesa Madre, è seguita, alle ore 21.00 circa, con grande concorso di popolo, dalla seconda che, pur essendo meno coreografica, è anch'essa molto suggestiva in quanto si snoda di sera, illuminata dalle luci di luminarie, fiaccole e bengala e animata dal canto del Miserere e dello Stabat Mater.

Prof. Gabriele Rosini OESSG
Priore della Confraternita